La salute è un nostro diritto non il vostro business. Convegno sabato 24 giugno a Milano
Lunghe liste di attesa, rette salatissime per le RSA, gestori al posto dei medici di base: ecco come si distrugge la sanità pubblica. L’obbligo di 12 vaccinazioni: scelta politica o evidenza scientifica ?
Il convegno si svolge dalle 9.00 alle 14.00 al CAM Garibaldi, corso Garibaldi 27, Milano.
Programma:
h. 9,30 Apertura:
Il percorso di Milano in comune e della rete delle Città in comune
Basilio Rizzo, presidente associazione Milano in Comune
Relazione introduttiva:
Come si distrugge la sanità pubblica.
Vittorio Agnoletto, medico, docente all’Università Statale, Milano
Interventi:
Ricoveri in RSA, assistenza domiciliare: chi deve pagare le rette?
Fulvio Aurora, associazione Medicina Democratica
La delibera regionale sui malati cronici: dal medico di base al manager
Albarosa Raimondi, medico, esperta in organizzazione sanitaria
Le politiche sui vaccini: scelte politiche o evidenze scientifiche?
Antonio Clavenna, medico, Istituto Mario Negri, Milano
Gruppi di lavoro:
RSA: Fulvio Aurora + facilitatrice
Delibera sui malati cronici: Albarosa Raimondi + facilitatore
Liste di attesa: Alessandro Braga + facilitatrice
Vaccini: Antonio Clavenna + facilitatrice
Plenaria:
relazioni di un portavoce per ognuno dei quattro gruppi
Conclusioni: Vittorio Agnoletto e un portavoce di MIC su percorso successivo
La salute è una dimensione fondamentale della vita di ogni essere umano . Il diritto alla salute è sancito in modo preciso dall’art. 32 della nostra Costituzione : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Tale diritto è fortemente messo in discussione dai tagli al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dal sostegno all’avanzata di interessi privati in campo sanitario, dal costo esorbitante dei farmaci, dalle non casuali e infinite liste di attesa.
La regione Lombardia rappresenta la punta avanzata della distruzione del SSN; ultimo atto di questa privatizzazione selvaggia è la delibera che istituisce i “gestori” per i malati cronici.
Il governo mentre finge di non accorgersi che milioni di cittadini rinunciano alle cure a causa della loro precaria condizione economica, lancia l’allarme epidemie e vara un piano sui vaccini sul quale pesa il sospetto di rispondere più a ragioni di contingenza politica che a una precisa valutazione scientifica.