«Il voto alla Federazione della Sinistra – ha dichiarato Vittorio Agnoletto, candidato alla Presidenza della Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra, chiudendo la campagna elettorale in un comizio a Bergamo – è l’unico voto utile per opporsi ad un sistema di potere che invade ogni settore di vita della nostra regione. Formigoni in 15 anni di dominio incontrastato ha consegnato quasi tutti i centri nevralgici della regione a personaggi aderenti alla Compagnia delle Opere o comunque riconducibili a quell’area politica. Dalla sanità alla scuola, dal mondo della cooperazione a quello delle infrastrutture, dalle Fondazioni ai consigli d’amministrazione degli enti dipendenti dal Pirellone, non c’è settore dove ai vertici non siano stati nominate persone vicine alla Compagnia delle Opere. In nessuna altra regione esiste un monocolore così omogeneo e da così tanto tempo. Questa “cappa” culturale, affaristica e politica riduce enormemente il pluralismo nelle espressioni sociali e culturali della nostra regione e rende molto difficile, anche in campo scientifico, la valorizzazione di personalità con opinioni differenti da quelle del Governatore. È ad esempio ampiamente documentato che in campo sanitario si fa carriera non in base alla capacità e al merito, ma solo se si è in sintonia con l’associazione di riferimento di Formigoni. In Lombardia, ormai da tempo un gruppo di potere privato si è impadronito di tutti gli spazi istituzionali; purtroppo questo è avvenuto nell’indifferenza del principale partito d’opposizione».
Guarda, caro Vittorio che la Compagnia delle Opere non e’ ne’ la mafia, ne’ la camorra, ne’ le Brigate Rosse.
Datevi da fare a creare occupazione e lavoro piuttosto che criticare il lavoro che fanno gli altri. Altrimenti gli italiani non vi vorranno piu’.
Nessuno ha sostenuto che la Compagnia delle Opere sia la mafia o le BR; il problema è un altro e molto più semplice: gran parte dei posti di responsabilità in campo sanitario, direttori di ASl, di Ospedali; primariati ecc. sono stati affidati a esponenti di tale organizzazione privata alla quale aderisce lo stesso Formigoni. I casi sono due: o tutti i medici migliori sono della Compagnia delle Opere o qualcosa non torna; non è che nelle nomine per caso la competenza sia stata sostituita dall’appartenenza (a senso unico)?
E l’esempio non riguarda solo il campo sanitario.
Vittorio Agnoletto
Se questo e’ vero potrebbe essere la ripetizione di una cosa molto in voga nella prima repubblica, cioe’ la classica raccomandazione del partito verso i suoi sostenitori. Se le cose stanno realmente in questo modo (ma bisogna verificare come vengono fatte le nomine – cioe’ se per concorso o nominati solo dalla politica) bisogna denunciare il fatto alla magistratura, perche’ vorrebbe dire prima di tutto che i concorsi sono truccati.