Due anni fa, in questi giorni, Israele lanciava sulla Striscia di Gaza l’operazione Piombo Fuso, che in 22 giorni causò la morte di 1400 palestinesi, dei quali quasi 400 bambine e bambini, e 13 israeliani.
Nel febbraio 2009, un mese dopo la conclusione dell’operazione Piombo Fuso, ebbi l’opportunità di entrare a Gaza con una delegazioni di parlamentari europei: incontrammo anche dei giovani studenti. Gli adulti parlavano della scuola da ricostruire, quando un ragazzino pose una semplice domanda : “perché devo studiare se in qualunque momento dal cielo può arrivare una bomba che distrugge tutto un’altra volta ?”
In queste parole e nel silenzio che ne seguì si può provare a capire, se ne siamo capaci, cosa significa vivere senza poter nemmeno immaginarsi un futuro.
Grazie a Claudia Milani per aver segnalato i seguenti link:
Articolo di Amisnet con il link all’intervista di Fouad Roueiha a Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti umani e scrittore, da Gaza City, e a Jessica Montell, B’Tselem, sugli aspetti legali di Piombo Fuso. Gaza: due anni dopo il piombo è ancora fuso.
Ascolta le interviste.
Le immagini di Piombo Fuso in presa diretta: To shoot an elephant di Alberto Arce
http://toshootanelephant.com/node
premio Golden Butterfly – Movies that matter, conferito da Amnesty International quale migliore documentario 2010.
Io non dimentico: articolo di Haidar Eid, 2 anni dopo l’orrore
http://guerrillaradio.iobloggo.com/2010/haidar-eid-gaza-2-anni-dopo-l-orrore