Oggi è la giornata internazionale di mobilitazione contro le borse e la finanza speculativa. Pochi sanno che lo scorso giugno il governo italiano, attraverso Tremonti non ha firmato la direttiva europea “Automatic Tax Information Exchange” che permette lo scambio di informazioni sui segreti bancari e sui paradisi fiscali, facilitando il recupero, almeno parziale dell’evasione fiscale. La direttiva già efficace da qualche anno, ma con molti limiti, avrebbe dovuto essere potenziata e allargata anche ad altri Paesi tra cui la Svizzera, nazione fortemente coinvolta nei segreti bancari.
La mancata firma italiana ha funzionato come veto impedendo l’aggiornamento e l’emanazione della nuova direttiva. Non sarebbe stata risolutiva, ma avrebbe rappresentato un passo in avanti contro l’evasione fiscale e l’esportazione di capitali.
Tante parole dal governo sulle nuove misure per la lotta all’evasione, ma poi questi sono i fatti concreti: come sempre pronti ad accorrere in aiuto ai soliti “amici”.