Perché si è voluto umiliare una importante storia di sinistra, dei movimenti, dell’ambientalismo, della solidarietà, dell’associazionismo milanesi?”.
E’ la domanda che il Presidente del Consiglio comunale ed esponente di Fds rivolge ad Antonio Ingroia sulla composizione della lista Rivoluzione civile.
Con Rizzo, in una lettera indirizzata ad Ingroia, la collega di partito in aula Anita Sonego, Emilio Molinari e Franco Calamida.
“Siamo ancora increduli e sicuri di non essere smentiti da nessuno – scrivono – se sosteniamo che ciò che sta succedendo con le candidature di Rivoluzione Civile a Milano non ha precedenti nella storia di questa città. E’ possibile avere delle risposte in primis da Antonio Ingroia? Lo riteniamo doveroso e crediamo di poterlo chiedere per la nostra storia che è quella di migliaia di cittadini che si attendono una svolta. Perché, per quali ragioni, le candidature di Milano sono state tutte decise ad un ristretto tavolo centrale? Perché, per quali ragioni, a una città di assoluta importanza come Milano è stato impedito di esprimere un candidato radicato nella sua realtà e nella sua storia? Perché, per quali ragioni – chiedono ancora – è stata annullata senza una spiegazione la volontà di un’ampia assemblea cittadina?
Perché, per quale ragione il veto, di Ingroia e dei segretari di partito, sulla figura di Vittorio Agnoletto? Perché, per quale ragione, si è voluto umiliare una importante storia di sinistra, dei movimenti, dell’ambientalismo, della solidarietà, dell’associazionismo milanesi?”. E in conclusione “per favore ci siano risparmiati arroganti e
indifferenti silenzi che non fanno onore e ci siano date delle risposte ‘civili’ “.