Apro il PC, vado su facebook e improvvisamente compare un avviso dove mi viene comunicato che a momenti verrà rimosso un mio post perché è contro la politica di facebook in quanto offensivo per una persona.
Incredulo, non mi è mai accaduto e anche nella polemica politica sto attento a non offendere nessuno, vado a vedere quale post offensivo ho mai pubblicato. Scopro che si tratta di un post del 14 agosto 2017 (7 mesi fa !!!) che conteneva la poesia “Dedicato a te, onorevole Minniti” nella quale si descrive la tragica morte e le violenze subite da alcuni giovani africani finiti nei “centri di accoglienza” del nord Africa in attesa di tentare l’attraversata del Mediterraneo per raggiungere il nostro Paese e si critica la politica del pugno di ferro perseguita dal ministro Minniti.
Nessun insulto, solo il racconto di giovani vite spezzate e una critica politica.
Ma si avvicinano le elezioni, Minniti è tra i candidati più gettonati per l’incarico di primo ministro in un ipotetico governo PD-Forza Italia; ne consegue che non è più possibile criticarlo, è sopra la legge e al di sopra della Costituzione che tutela la libertà di parola.
Una censura che ricorda periodi che il nostro Paese ha già vissuto. Non permetteremo mai che quei tempi possano ritornare.