Ricevo dall’opera Nomadi di Milano questo messaggio che ritengo doveroso rilanciare e mi chiedo: ma possibile che anche davanti alla tragedia del nazismo e dei campi di concentramento si scelga di ricordare qualcuno e di ignorare qualcun altro, forse perché costui appartiene alle comunità zigane. La cultura di odio e razzista diffusa in questi anni dalla Lega sembra ormai arrivata a produrre perfino inconsce (speriamo) censure.
“Domenica, nella Giornata della Memoria, avranno luogo i due momenti conclusivi di questa meritevole iniziativa sostenuta attivamente dall’Amministrazione Comunale.
Trovo tuttavia, a nome dell’Opera Nomadi e della famiglia Bezzecchi incomprensibile che non si faccia menzione del riconoscimento che il Senato della Repubblica ha insignito a Goffredo Mirko Bezzecchi per mano di Luigi Manconi, Direttore UNAR che tra l’altro sarà presente ad entrambe le manifestazioni.
Più ancora,che non sia prevista una visita ufficiale nell’insediamento dove Mirko tuttora vive, perché sarebbe certamente un importante gesto simbolico e un riconoscimento pubblico verso uno dei pochissimi testimoni diretti dei tristi eventi che si vogliono ricordare.
Mirko è stato uno dei pochissimi concittadini delle comunità zigane, fino a quando la salute l’ha sorretto, a raccontare in prima persona gli eventi di cui lui, bambino e la sua famiglia sono stati testimoni diretti e primo e unico a Milano a ottenere un riconoscimento da parte dell’ UCEI e poi, più recentemente, dal Senato.
Ritengo infine importante che un rappresentante della famiglia Bezzecchi venga invitato a presenziare alla manifestazione che si terrà in Sala Alessi.
Magari la moglie di Mirko, “Mirka” il cui padre deportato nei campi di sterminio non fece più ritorno.
Maurizio Pagani
Opera Nomadi Milano”