LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, LA SANITA’ NON E’ UNA AZIENDA.E’ UNA FOLLIA LASCIARE LA NOSTRA SALUTE E IL NOSTRO FUTURO IN MANO A GALLERA E FONTANA.La medicina territoriale abbandonata, il contact-tracing impossibile da realizzare per mancanza di personale, code di ore per fare i tamponi, giorni e settimane di lavoro perse, rinchiusi a casa, per mancanza di tamponi, personale sanitario già in profondo stress per la mancata assunzione di migliaia di medici e di infermieri, le USCA – le unità di assistenza domiciliare per malati di Covid – sono dei fantasmi, i vaccini antinfluenzali non ci sono e quelli che sono stati acquistati li hanno pagati a peso d’oro (con i nostro soldi), in Lombardia i nuovi posti letto (finanziati) nelle terapie intensive dovevano essere 1446 e invece sono 983, dove sono finiti gli altri e i fondi a ciò destinati? “Cordone sanitario” intorno a Palazzo Città di Lombardia, a Milano, la mattina del 7 novembre 2020 delle Associazioni lombarde aderenti al Coordinamento Nazionale per il diritto alla Salute– Dico 32 : obiettivo della mobilitazione il commissariamento della Sanità Lombarda e l’abrogazione della Legge Regionale 23 del 11.08.2015 e successive modifiche (“riforma Maroni”), che hanno prodotto una sanità ospedalocentrica e spinto verso la privatizzazione, con drammatiche conseguenze