Le multinazionali del farmaco prima ci “spolpano” e poi ci deridono. “Il nostro (vaccino) non basta. L’Ue pensava ne sarebbero arrivati altri e non ha ordinato abbastanza dosi” ha dichiarato, a Der Spiegel, Ugur Sahin, amministratore delegato diBiontech partner della Pfizer nella produzione dell’unico vaccino per ora sul mercato. Un modo neanche tanto elegante per dire ai Pesi europei: dovevate scommettere di più su di noi, dovevate e dovete sborsare ulteriori milioni. E i Paesi europei ora apriranno le loro borse, gareggeranno fra loro e riempiranno ulteriormente di soldi la multinazionale.
Tutto questo non era inevitabile.
Sarebbe stato sufficiente che i nostri Paesi avessero appoggiato la richiesta di India e Sudafrica per una moratoria sui brevetti nel periodo della pandemia. Ma le nazioni europee, così come gli USA, hanno lasciato che tale proposta cadesse nel vuoto e ora quelle stesse aziende che loro hanno protetto gli (ma sarebbe più corretto dire “ci) presentano il conto.
Sintesi: noi ci abbiamo rimesso un sacco di soldi e ora, con un numero insufficiente di vaccini, rischiamo la salute; loro realizzano guadagni stratosferici e si fanno quattro risate su di noi.
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