Siamo venuti in possesso del documento sui brevetti con il quale la direttrice generale del WTO ha aperto i lavori della Conferenza Interministeriale; le notizie purtroppo sono pessime, nel documento la moratoria sui brevetti non è nemmeno citata, si parla solo di un’estensione delle licenze obbligatorie, provvedimento che non modificherebbe nulla. La situazione generale con la guerra in Ucraina ha cambiato le priorità del WTO mettendo al primo posto la situazione del commercio internazionale; India e Sudafrica sono sotto forte pressione con l’obiettivo di ottenere una modifica della loro posizione sui brevetti
Noi sappiamo bene non solo che la vicenda pandemica non è conclusa, ma anche che la questione brevetti non riguarda solo i vaccini ma anche i farmaci per il Covid e nel presente e nel futuro altri vaccini e farmaci. Continuiamo quindi nel nostro impegno. Vi chiediamo di rilanciare il comunicato stampa.
COMUNICATO STAMPA
Nel documento sottoposto alla discussione del WTO scompare completamente il riferimento alla sospensione temporanea dei brevetti e alla moratoria e si prevede solo qualche ampliamento nell’utilizzo della licenza obbligatoria, cioè il fatto che alcuni Paesi possano dichiarare la situazione di emergenza, avviare la produzione di vaccini, dovendo però poi rimborsare le aziende farmaceutiche. Inoltre, e questa sarebbe l’unica novità, solo in condizioni particolari, questi Paesi potrebbero donare quei vaccini prodotti in emergenza ad altre Nazioni più povere. Ma anche in questo caso le limitazioni sarebbero tali da non modificare la situazione attuale, di drammatica carenza di vaccini e farmaci anti covid nei Paesi a basso reddito.
“Suona quasi come una beffa che, dopo quasi due anni di discussione, l’unica ipotesi sul campo, preveda solo qualche ampliamento all’utilizzo della licenza obbligatoria – ha dichiarato Vittorio Agnoletto- un strumento al quale la grande maggioranza dei Paesi africani, ma non solo loro, non potranno mai fare ricorso”.
Giungono, inoltre, notizie di fortissime pressioni da parte dei vertici del WTO sui Paesi del Sud del mondo, affinché rinuncino alle loro richieste. Richieste riproposte con forza dalle organizzazioni aderenti alla Campagna No Profit on Pandemic, che da sabato pomeriggio hanno attivato una serie di manifestazioni, in Place des Nations,davanti alla sede del WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio. “C’è una preoccupazione fortissima – ha aggiunto Vittorio Agnoletto – perchè la probabile chiusura “tombale” del WTO suona come una condanna a morte per milioni di esseri umani, che non hanno le risorse per acquistare vaccini e farmaci anticovid. Nel frattempo il virus continua a infettare e a mietere vittime, anche grazie alle nuove varianti, come l’ultima, la BA.5 di Omicron già diffusasi in Portogallo in attesa di raggiungere l’intera Europa nel prossimo autunno” .
Ma la protesta non si ferma: le manifestazioni a Ginevra continueranno per tutta la durata del WTO, fino a mercoledì 15 giugno. La posta in gioco è troppo alta e la disperazione dei Paesi poveri altrettanto. Il loro NO, in sede di voto potrebbe fare la differenza.
Per info: Carmìna Conte, cell 393 13 77616