Oggi inizia a Davos il World Economic Forum che ogni anno raccoglie, nella città svizzera, i potenti della terra, rappresentanti dei fondi finanziari, delle multinazionali e dei governi; discutono, siglano accordi, progettano il mondo futuro. Un mondo su misura di un numero sempre più ristretto di persone, dove la differenza tra i più ricchi e i più poveri è in continuo aumento. Un mondo dove si producono armi per fare le guerre, dove si privatizza l’acqua, bene comune per eccellenza, dove i 5 uomini più ricchi del pianeta hanno più che raddoppiato le proprie fortune, a un ritmo di 14 milioni di dollari all’ora e dove il valore in borsa delle 10 società più grandi al mondo supera il prodotto interno lordo combinato di tutti i Paesi dell’Africa e dell’America Latina. Qui sotto il link al rapporto pubblicato oggi da Oxfam.

Ogni giorno che passa verifichiamo come si stia avverando esattamente quello che con il movimento Altermondialista avevamo purtroppo previsto nei grandi incontri dei movimenti tra i due millenni: dalla contestazione di Seattle nel 1999 al Forum Sciale Mondiale di Porto Alegre, da Genova 2001 al Forum Sociale Europeo di Firenze nel 2002.

Allora dicevamo “Un altro mondo è possibile” oggi quel mondo è sempre più urgente. Il baratro è vicino. Non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo continuare nel nostro impegno e richiamare ognuno alle proprie responsabilità.

Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi – Oxfam Italia

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