Cosa ci insegna Corbyn
Corbyn ottiene un ottimo risultato con messaggi chiari e netti mettendo al primo posto la giustizia sociale, proponendo una sanità universale, l’istruzione gratuita e la nazionalizzazione dei servizi sociali. Proposte vissute dall’ establishment come utopiche follie e che rappresentano invece proposte di buon senso finalizzate a ridurre le disparità sociali in un Paese dove le politiche di austerità hanno lasciato milioni di persone senza alcun accesso al welfare, come mirabilmente mostrato da Ken Loach nel suo film “Io Daniel Blake”.
Con le sue proposte Corbyn ha conquistato il sostegno dei giovani, la generazione senza futuro e ha riportato alle urne centinaia di migliaia di persone schifate dalla politica; solo negli ultimi giorni vi sono state oltre 600.00 nuove iscrizioni alle liste elettorali. Le proposte e la modalità di agire e di presentarsi di Corbyn sono in chiara antitesi con le scelte operate dagli ultimi governi a trazione PD dal jobs act al salvataggio delle banche, alle politiche sociali tutte a favore dei ceti più ricchi.
Il risultato di Corbyn dimostra che anche nel mezzo di una crisi sociale ed economica è possibile costruire un’alternativa purché si comprenda fino in fondo che le politiche di Monti, Letta, Renzi Gentiloni, Blair, Cameron e May sono in egual modo le responsabili dell’attuale situazione e che vanno contrastate, anche qui in Italia, con la stessa chiarezza che Corbyn ha utilizzato in UK.