Mobilitazione europea della Campagna rigth2cure-No profit on pandemic per sospensione brevetti dei vaccini in vista dell’interministeriale WTO 30 novembre-3 dicembre. Manifestazioni a Ginevra, Bruxelles e Parigi. La terza dose non fermerà la pandemia se oltre il 60% dell’umanità non è vaccinata!
Milano, 18 novembre 2021. 10.000 volti illuminati da 10.000 candele, tanti quanti sono i morti di Covid in media al giorno nel mondo, questa l’iniziativa lanciata dalla Campagna Europea Right2cure-No profit on pandemic per “convincere” il WTO, che si riunisce a Ginevra da 30 novembre al 3 dicembre, a decidere la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini per salvare l’umanità! Tutti possono postare la propria foto, illuminata da una candela, sui propri social con l’hashtag #Lights4Lives e #noprofitonpandemic e inviarla a lights4lives@gmail.com e su dirittoallacura@gmail.com per comporre un grande mosaico che viaggerà sul web dal 23 novembre in poi, mentre continua la raccolta di un milione di firme su https://noprofitonpandemic.eu/it. A questa si affianca una campagna rivolta a tutte le scuole e le Università, in cui si invitano i docenti a spiegare le ragioni profondamente umanitarie della la richiesta di moratoria dei brevetti:https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=12495
“Questa è davvero l’ultima occasione per fare l’unica scelta che consentirebbe una produzione mondiale di vaccini a costi accessibili anche ai paesi più poveri – ha detto Vittorio Agnoletto, medico e coordinatore del Comitato italiano della campagna europea Diritto alla Cura- Right2cure-No profit on pandemic- e per questo abbiamo attivato per quei giorni una mobilitazione straordinaria a livello europeo, con manifestazioni a Ginevra, Bruxelles e Parigi: bisogna interrompere il corto circuito provocato dall’assurdo sbilanciamento nella distribuzione dei vaccini a livello globale, per cui non ci salveremo con terze e quarte dosi in Europa e nei paesi ricchi se non vacciniamo il resto del mondo!”
“Ogni giorno si somministrano 6 volte più dosi booster a livello globale rispetto alle dosi primarie nei Paesi a basso reddito. Questo è uno scandalo che va fermato”, è questa la denuncia fortissima di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, di cui non è possibile non tener conto.
Oltre il 60% di persone nei Paesi poveri non è stato vaccinato è il virus circola indisturbato, con la possibilità di nuove varianti e di un rientro in Europa in modalità ancora più aggressive, come dimostra l’aggravamento della situazione in Germania e in Russia. Ma, come ha recentemente documentato la People’s Vaccine Alliance, dominano su tutto gli interessi miliardari di BigPharma con ricavi da capogiro, si parla di 1.000 dollari al secondo, 34 miliardi di dollari alla fine del 2021 per Pfizer, BionTech e Moderna. E proprio in questi giorni AstraZeneca ha annunciato che, ritenendo concluso il periodo pandemico ed essendo, a loro parere, entrati nella fase endemica, non si sentono più vincolati a contenere i prezzi, che, già dai prossimi mesi aumenteranno considerevolmente. E’ possibile che il nostro governo e la UE, pur di non chiedere la moratoria vogliano correre il rischio di una catastrofe economica per dover acquistare continuamente nuove dosi di vaccini aggiornati contro le nuove varianti che arriveranno?
La richiesta di moratoria, partita un anno fa da India e Sud Africa, sottoscritta da oltre 100 Paesi, da centinaia di personalità e Premi Nobel, è stata fatta propria anche Papa Francesco, finora inascoltato, ed è sostenuta dallo stesso Presidente americano Joe Biden, che nei giorni scorsi ha convocato i ministri degli esteri dei paesi ricchi. In Europea “si sono smarcati” dalle posizioni ufficiali della Commissione Spagna e Belgio. “Per l’ostinata resistenza della UE alla moratoria- ha sottolineato Agnoletto- stiamo rischiando di tornare tutti in lockdown. Chi governa, anche qualora sia indifferente alle sorti dell’umanità, dovrebbe occuparsi almeno di difendere la salute dei propri concittadini”.
Ufficio Stampa – Carmina Conte – cell. 393 1377616, https://noprofitonpandemic.eu/it