L’intervento di Vittorio Agnoletto al Gr di Radio Popolare di oggi 23 agosto 2023

“Il paziente era grave, l’intervento è andato bene, il paziente è deceduto.” Questo rischia di essere il prossimo bollettino medico del nostro Servizio Sanitario. Il quadro clinico era stato fortemente compromesso da un taglio di 37 miliardi di finanziamenti in 10 anni, complicato dal fatto che dei 191 miliardi del PNRR solo poco più di 15 sono stati destinati alla sanità, circa l’8%, e dalla decisione del governo Draghi di ridurre a poco sopra il 6% del Pil la spesa sanitaria nei prossimi due anni mentre la spesa sanitaria pro capite è già meno della metà di quella tedesca e solo poco sopra al 50% di quella francese.

A questo punto il nostro Servizio Sanitario fortemente debilitato è stato sottoposto a quello che avrebbe dovuto essere un intervento fortemente riabilitativo del governo Meloni: taglio di oltre 400 case di comunità, di circa 70 ospedali di comunità, rifiuto di stanziare 4 miliardi e mezzo per aumentare gli stipendi al personale sanitario. Completa l’operazione un aumento di spesa per il fondo sanitario nazionale che non copre nemmeno la metà dei costi dovuti all’inflazione.

L’operazione è conclusa, il Servizio Sanitario nazionale è boccheggiante, aumenta il numero di medici che fuggono verso la sanità privata che nel frattempo ha un giro d’affari superiore ai 62 miliardi dei quali oltre 25 sono soldi pubblici destinati alla sanità privata convenzionata. Un vero e proprio disastro che milioni di italiani stanno sperimentando quotidianamente sulla loro pelle e sul loro corpo.   

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