La sentenza della Corte Internazionale di Giustizia emessa oggi riguardo alla causa presentata contro Israele dal Sudafrica, è importante, contiene l’affermazione che “esistono prove sufficienti per valutare l’accusa di genocidio” e obbliga Israele a prendere tutte le misure necessarie per prevenire atti di genocidio.
Sappiamo bene che questa sentenza, votata da ben 15 giudici su 17, ha principalmente un valore politico e morale e che Israele continuerà ad ignorare questa decisione, così come continua ad ignorare le risoluzioni dell’ONU sui confini, su Gerusalemme, sui territori occupati e siamo consapevoli che non esiste sullo scenario internazionale una modalità per obbligare Israele a rispettare le decisioni della Corte. Questa sentenza non fermerà i massacri a Gaza.
Nonostante ciò, credo che questa sentenza ci dia anche ulteriori strumenti per incalzare e contrastare la posizione dei nostri governi che, accodandosi dietro gli USA, continuano a giustificare e a fornire la copertura politica alle scelte di Israele. Da oggi i governi, che continueranno ad appoggiare l’azione di Israele a Gaza e a reprimere o limitare l’azione di chi chiede l’immediata cessazione del conflitto, saranno in palese in contrasto con quanto affermato dalla Corte che essi stessi hanno sostenuto e magnificato in numerosissime occasioni. (Foto: International_Court_of_Justice_1979 by Rob C. Croes(ANEFO)