In Egitto vi è stato un vero e proprio colpo di stato: è una verità semplice e incontrovertibile. Eppure quasi tutti i nostri media continuano a raccontare un’altra storia, quella di gruppi estremisti che, pensate voi !, non accettano il nuovo primo ministro imposto dall’esercito (ma questo viene omesso). Qui non si tratta di dire se siamo a favore o contro l’operato di Morsi, ma di chiarire una vola per tutte se la democrazia elettorale vale ovunque o solo se vince chi è gradito agli USA e ai nostri governi. Prima in Algeria, poi a Gaza e ora in Egitto quando dalle elezioni è uscito vittorioso un gruppo (islamico) non gradito all’occidente, ogni mezzo è stato considerato legittimo per ribaltare l’esito elettorale. Ad agire in questo modo sono gli stessi governi che non hanno esitato a ricorrere alla guerra per esportare la democrazia. Una democrazia a senso unico. Una non democrazia.

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