Uno slogan diceva :” La Costituzione nata dalla Resistenza non può essere manomessa nell’indifferenza” . Invece può . Non è ancora accaduto , ma la porta è spalancata .
L’art. 138 è stato modificato nell’indifferenza. Più estesa di quanto immaginassimo. Una vasta e convinta campagna avrebbe forse potuto raggiungere il risultato: 4 voti non sono molti, ma sono quelli che hanno permesso di raggiungere il consenso dei 2/3 del Senato e quindi modificare l’articolo 138 senza la possibilità di ricorrere al Referendum.
Neppure le associazioni, i partiti e le persone che erano in piazza il 12 ottobre hanno ritenuto di impegnarsi .
I Comitati e “Costituzionebenicomuni” han fatto ciò che potevano .
Anche a livello nazionale l’appello dei 5 della “Costituzione: la via Maestra ” non ha avuto un’articolazione sul territorio , che coinvolgesse vasta parte della popolazione.
Tuttavia mantenere le relazioni tra Comitati e quanti vedono questa battaglia come fondamentale ha avuto un suo positivo senso .
Tutto quanto accade , nel quadro politico e nel sociale ,sollecita a mantener vivo l’ impegno per la difesa e l’applicazione della Costituzione , che di per sé rappresenta un programma politico di valori e contenuti in risposta alla crisi (i temi del lavoro , dell’istruzione, della salute , delle pensioni e della povertà , della cultura e dell’ambiente ,dei diritti , delle garanzie e delle libertà) e al degrado della politica.
Costituzionebenicomuni