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FORUM AGRICOLO ALTERNATIVO AL G7
14 Ottobre, 2017, 09:00 - 13:00
IL RUOLO DEGLI “EPA” E DEL “LAND GRABBING” NELLA DISTRUZIONE DELL’AGRICOLTURA AFRICANA.
Sintesi della relazione di Vittorio Agnoletto al Forum Agricolo Alternativo,
L’agricoltura e la produzione di cibo è una delle ragioni fondamentali, anzi la principale ragione, che permette ad una popolazione di rimanere sul proprio territorio e di poter vivere in condizioni dignitose.
Negli ultimi anni in Italia quando si discute di immigrazione è ricorrente l’affermazione “Aiutiamoli a casa loro” ma quello che i nostri governi e le istituzioni internazionali fanno è esattamente l’opposto: attraverso gli accordi commerciali, ad esempio gli EPA, gli Economic Partnership Agreements, l’UE, con il pieno sostegno dell’OMC, ha condotto un durissimo attacco all’ agricoltura africana a vantaggio delle esportazioni delle grandi aziende europee dell’agrobusiness . Infatti dietro la richiesta di abbattere le barriere protezionistiche e di modificare i preesistenti accordi, definiti dalla convenzione di Lomè del 1975 e rivisti dall’accordo di Cotonou del 2000, vi è l’obiettivo di favorire le esportazioni delle grandi aziende agricole europee a loro volte sostenute dai sussidi dell’UE.
Il risultato è che nei mercati africani, da Nairobi al Senegal, spesso è più facile trovare prodotti provenienti dai Paesi europei che quelli domestici. La privatizzazione delle linee ferroviarie, con la conseguente chiusura di molti “rami”, ha contribuito a rendere difficile il trasposto dei prodotti agricoli dalle campagne alle città.
Negli ultimi 20 anni si è aggiunto il fenomeno del “Land Grabbing” , ossia dell’acquisto di immense distese di terra in Africa, e non solo, da parte di multinazionali e di Stati, spesso nascoste dietro un primo acquirente locale per aggirare, con la complicità dei poteri locali, la legislazione. Le terre acquistate spesso vengono destinate a produzioni non finalizzate all’alimentazione, ad es. biocombustibili, o a produzioni di monoculture. Ne consegue: abbandono delle terre, migrazioni, mancanza di cibo per un’alimentazione sostenibile ecc.ecc.
Nella relazione verranno individuate le responsabilità di tali politiche, saranno evidenziate le nazioni e le industrie coinvolte nel Land Grabbing, sarà ricordata la resistenza opposta dai movimenti contadini africani e i risultati, parziali, da loro conseguiti.
Verranno inoltre illustrati gli interessi comuni che dovrebbero connettere i piccoli e medi agricoltori europei con le masse dei contadini africani.